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04/07/1998 |
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(Giuseppe Verdi - RIGOLETTO)
Questa o quella per me pari sono
a quant' altre d' intorno mi vedo,
del mio core 1'impero non cedo
meglio ad una che ad altre belta
La costoro avvenenza è qual dono
di che il fato ne infiora la vita
s' oggi questa mi torna gradita
forse un' altra doman lo sarà.
La costanza tiranna delcore
detestiamo qual morbo crudele,
sol chi vuole si serbi fedele;
Non v'è amor se non v'è libertà.
De' i mariti il geloso furore,
degli amanti le smanie derido,
anco d' Argo i cent'occhi disfido
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(Giacomo Puccini - LA BOHEME)
Che gelida manina,
se la lasci riscaldar.
Cercar che giova?
Al buio non si trova.
Ma per fortuna
è una notte di luna,
e qui la luna
l'abbiamo vicina.
Aspetti, signorina,
le dirò con due parole
chi son, e che faccio,
come vivo. Vuole?
Chi son? Sono un poeta.
Che cosa faccio? Scrivo.
E come vivo? Vivo.
In povertà mia lieta
scialo da gran signore
rime ed inni d'amore.
Per sogni e per chimere
e per castelli in aria,
l'anima ho milionaria.
Talor dal mio forziere
ruban tutti i gioelli
due ladri, gli occhi belli.
V'entrar con voi pur ora,
ed i miei sogni usati
e i bei sogni miei,
tosto si dileguar!
Ma il furto non m'accora,
poichè, poichè v'ha preso stanza
la speranza!
Or che mi conoscete,
parlate voi, deh! Parlate. Chi siete?
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(Giacomo Puccini - TOSCA)
Recondita armonia di bellezze diverse!
È bruna Floria, l'ardente amante mia,
e te, beltade ignota
cinta di chiome bionde!
Tu azzurc hai l'occhio
Tosca ha l'occhio nero!
L'arte nel suo mistero
le diverse bellezze insiem confonde:
ma nel ritrar costei
il mio solo pensiero,
ah! il mio sol pensier sei tu!
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(Giacomo Puccini - TOSCA)
E lucevan le stelle… ed olezzava
La terra… stridea l'uscio
Dell'orto… e un passo sfiorava la rena..
Entrava ella, fragrante,
Mi cadea fra le braccia ...
Oh dolci baci, o languide carezze,
Mentr'io fremente
La belle forme discioglea dai veli!
Svani per sempre il sogno mio d'amore ...
L'ora el fuggita ...
E muoio disperato!
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(Giacomo Puccini - MADAMA BUTTERFLY)
Addio, fiorito asil
di letizia e d'amor!
Sempre il mite tuo sembiante
con strazio atroce vedrò
Addio, fiorito asil,
non reggo al tuo squallor.
Ah, non reggo al tuo squallor.
Fuggo, fuggo, ah, son vil!
Addio, non reggo al tuo squallor,
Ah! son vil,
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(Umberto Giordano - ANDREA CHENIER)
Come un bel dì di maggio
che con bacio di vento
e carezza di raggio,
si spegne in firmamento,
col bacio io d'una rima,
carezza di poesia,
salgo l'estrema cima
dell'esistenza mia.
La sfera che cammina
per ogni umana sorte
ecco giA mi avvicina,
all'ora della morte,
e forse pria che l'ultilma
mia strofa sia finita
m'annuncierà il carnefice
la fine della vita.
Sia! Strofe, ultima Dea!
ancor dona al tuo poeta
la sfolgorante idea,
la fiamma consueta;
io, a te, mentre tu vivida
a me sgorghi dal cuore,
darò per rima,
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(Vincenzo Bellini - I PURITANI)
A te, o cara, amore talora
Mi guidò furtivo e in pianto;
Or mi guida a te d'accanto
fra la gioia e l'esultar.
Al brillar di sì bell'ora,
Se rammento il mio tormento
Si raddoppia il mio contento,
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(Richard Strauss - DER ROSENKAVALIER)
Di rigori armato il seno
Contro amor mi ribellai
ma fui vinto in un baleno
in mirar due vaghi rai.
Ma fui vinto in un baleno
in mirar due vaghi rai.
Ahi! che resiste puoco a stral di fuoco
. . .
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(Umberto Giordano - FEDORA)
Amor ti vieta di non amar.
La man tua lieve, che mi respinge,
cerca la stretta della mia man
La tua pupilla esprime: "l'amo"
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(Giacomo Puccini - LA FANCIULLA DEL WEST)
Ch'ella mi creda libero e lontano
sopra una nuova via di redenzione!…
Aspetterà ch'io torni…
E passeranno i giorni,
E passeranno i giorni,
ed io non tornerò…
ed io non tornerò…
Minnie, della mia vita mio solo fiore,
Minnie, che m'hai voluto tanto bene!…
Tanto bene!
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(Amilcare Ponchielli - LA GIOCONDA)
Cielo e mar! L'etereo velo
splende come un santo altar.
L'angiol mio verra dal cielo?
L'angiol mio verra dal mare?
Qui l'attendo; ardente spira
oggi il vento dell'amor.
Ah! Quell'uom che vi sospira
vi conquide, o sogni d'or!
Nell'aura fonda
non appar nè suol nd monte.
L'orizzonte bacia l'onda!
L'onda bacia l'orizzonte!
Qui nell'ombra, ov'io mi giacio
coll'anelito del cor,
Vieni, o donna, vieni al bacio
della vita e dell'amor ...
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(Francesco Cilea - ADRIANA LECOUVREUR)
La dolcissima effigie sorridente
in te rivedo della madre cara;
nel tuo cor
della mia patria, dolce preclara
l'aura ribevo,
che m'aprì la mente.
Bella tu sei, come la mia bandiera,
della pugne fiammante entro i vapor;
tu sei gioconda, come la chimera
della Gloria promessa al vincitor.
Bella tu sei, tu sei gioconda.
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(Ruggero Leoncavallo - LA BOHEME)
Musetta! O gioia della mia dimora!
È dunque ver che lungi ora sei tu?
È dunque ver che t'ho scacciata
or ora,
e che sul cor non ti terrò
mai più?
Testa adorata, più non tornerai
lieta sul mio guanciale a riposar!
Bianche manine ch'io sul cor scaldai,
più il labbro mio non vi potrà baciar!
Gaie canzoni die giorni d'amore
la vostra eco lontana già fuggì.
La stanza è muta e il vedovo mio cor
piange nel tedio quei perduti dì!
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Fra poco a me ricovero
(Gaetano Donizetti - LUCIA DI LAMMERMOOR)
Tombe degli avi miei,
l'ultimo avanzo
d'una stirpe infelice
deh! raccogliete voi. Cessò dell'ira
il breve foco… Sul nemico acciaro
abbandonar mi vo'. Per me la vita
è orrendo peso!…
L'universo intero
è un deserto per me senza Lucia!…
Di faci tuttavia
splende il castello! Ah! Scarsa
fu la notte al tripudio!
Ingrata donna!
Mentre io me struggo in disperato
pianto,
tu ridi, esulti accanto
al felice consorte!
Tu delle gioie in seno,
Tu delle gioie in seno,
Io della morte!
Io della morte!
Fra poco a me ricovero
darà negletto avello…
Una pietosa lagrima
non scenderà su quello!
Ah! Fin degli estinti, ahi,
misero!
Manca il conforto a me!
Tu pur, tu pur dimentica
que marmo dispregiato:
mai non passarvi, o barbara,
del tuo consorte a lato… Ah!
Rispetta almen le ceneri
di chi moria per te.
Rispetta almen le ceneri
di chi moria per te.
Mai non passarvi, to lo dimentica,
rispetta almeno chi muore per te.
Mai non passarvi, to lo dimentica,
rispetta almeno chi muore,
chi muore per te.
O barbara, rispetta almen le ceneri…
Ah! di chi moria
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(Jules Massenet - WERTHER)
Pourquoi me réveller,
ô souffle du printemps?
Pourquoi me réveller
Sur mon front je sens tes caresses,
et pourtant bien proche est le temps
des orages et des tristesses!
Pourquoi me réveiller,
ô souffle du printemps?
Demain dans le vallon
viendra le voyageur
se souvenant de ma gloire première.
Et ses yeux vainement
chercheront ma splendeur.
Ils ne trouveront plus que deuil
et que misère! Hé1as!
Pourquoi me réveller,
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(Georges Bizet - CARMEN)
La fleur que tu m'avais jetée,
Dans ma prison m'était restée.
Flétrie et séche, cette fleur
Gardait toujours sa douce odeur;
Et pendant des heures entiéres,
Sur mes yeux, fermant mes paupiéres,
De cette odeur je m'enivrais
Et dans la nuit je te voyais!
Je me prenais à te maudire,
À te détester, à me dire :
Pourquoi faut-il que le destin
L'ait mise là sur mon chemin?
Puis je m'accusais de blasphème,
Et je ne sentais en moi-même,
Je ne sentais qu'un seul désir,
Un seul désir, un seul espoir:
Te revoir, ô Carmen, ou,
te revoir!
Car tu n'avais eu qu'à paraître,
Qu'a jeter un regard sur moin
Pour t'emperer de tout mon être,
Ô ma Carmen!
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(Gaetano Donizetti - LA FILLE DU REGIMENT)
Pour mon âme
quel destin!
J'ai sa flamme,
et j'ai sa main!
Jour prospère!
Me voici
militaire
militaire
et mari!
Militaire et mari!
Pour mon âme
quel destin!
J'ai sa flamme,
et j'ai sa main!
J'en fais serment!
Pour mon âme
quel destin!
J'ai sa flamme,
et j'ai sa main!
Jour prospère!
Me voici
militaire
militaire
et mari!
Pour mon âme
quel destin!
J'ai sa flamme,
et j'ai sa main!
Me voici, me voici
Militaire et mari!
Me voici, me voici
Militaire et mari!
Militaire et mari!
Militaire et mari!
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